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2016/2017

Albertina - Zerman 0 - 0
Et voilà, stasera da Sant’Alberto di Zero Branco riparte il campionato di serie C.

La nostra bestia nera, l’Albertina ci ospita per trovare i primi punti della stagione. Partiamo con i ranghi decisamente ridotti rispetto all’anno scorso: fuori Michele, Alberto ed il Popu per molti mesi, persi definitivamente Fede (1 e 2) Nicola Bergamo, con il Fabietto che abbandona il calcio vediamo se i nuovi rinforzi potranno dare nuova linfa ai colori gialloverdi.

Maci in porta, Meo, Potty, Pieretto, Pontello dietro, Cappe, Willy e Davide D’Errico in mezzo, Luca dal Castello, Nicolas Montenegro e Piero davanti.

Un pò di vecchi in panchina, ma qualche giovane di qualità. Parte la gara bella lottata e si capisce subito che non sarà una passeggiata per nessuno.

Vibra il palo della porta del Maci a metà del primo tempo su un tiro da fuori tanto bello quanto sfortunato: la palla passa dietro la schiena di Maci e il pericolo è sventato.

Il tempo si chiude con almeno un paio di occasioni di Piero che si guadagna la cena, come dice Marino, abbondantemente con una bella scorpacciata.

Secondo tempo, la musica del batti e ribatti, un po’ più bruttino forse, non cambia. Lotta in campo e sostituzioni dalla panchina ma il risultato resta inchiodato allo 0 a 0.

Cappe con un bel sinistro pieno da fuori area pareggia anche il conto dei legni con una bella traversa, ma niente da fare. Brutta botta al collo del piede per Willy che esce di scena e buona la prima per i 4 nuovi: i partenti al primo minuto oltre a Francesco Fida entrato nel secondo tempo: forza ragazzi che a Zerman c’è sempre bisogno di rinforzi in campo.

Chiude la partita con un pareggio giusto a reti bianche, migliore in campo senza dubbio l’arbitro e se dobbiamo dare una nota di merito possiamo indubbiamente spenderla per il campo: a queste latitudini, abituati a terreno buono da seminar radicchio rosso tardivo trovare un campo quasi buono sembra un mezzo miracolo…

Tra un mese saremo sotto alle ginocchia, ma adesso va bene…

Classifica mossa e forza ragassi!!!


Zerman - Santa Bertilla 1 - 4
Che a Zerman le tabelline le conoscessimo non era poi così scontato. La matematica di questi tempi è un pò in disarmo, ma che contro la neoiscritta squadra del Santa Bertilla (xente de Spinea disemo) i gialloverdi mettessero in mostra la tabellina del 7 non ci credeva nessuno.

E invece no: 7, 14, 21. Perfetto.

Un gol ogni 7 minuti e gli avversari mettono in ghiaccio i 3 punti. 7° minuto, area zermanese, Maci che prova nella mischia palla tirata con Lele che sembra avere il tempo sulla linea ti togliere il pallone e invece lo butta sul palo interno. 14° minuto errore in mezzo al campo tra Ricky e Davide che mettono in moto il loro centravanti (un numero 10 di un’altra categoria, dobbiamo dirlo) che si invola in profondità verso il Maci e lo trafigge inesorabile. 21° minuto ancora il numero 10, stavolta di testa, e pur non essendo un gigante…

Che altro dire? Sembra essere lo Zerman della stagione 2014/15. Era dal 18 maggio 2015 (New Age Marcon – Zerman) che non arrivava una rumba in campionato, e quella era l’ultima partita di una stagione disgraziata. L’anno scorso nulla, neppure con il Fonte, nelle eliminatorie di coppa di lega, era stata rumba.

Stasera la musica è diversa, la nostra squadra cammina in campo e gli avversari venuti da Spinea sembrano giocatori di un altro pianeta. Fortuna che dopo il 3 a 0 si sono fermati. Eravamo solo ad un quarto di gara e chissà dove sarebbero potuti arrivare.

Non commento il resto. Nel primo tempo solo un tiretto da accademia su corner da parte di Mattia (bentornato!!!) ed un secondo tempo con il 4 a 0 del solito numero 10, che gabba un Maci spensierato.

E a mitigare la rumba un tiraccio da lontano di Nicolas che rappresenta la prima segnatura in campionato da parte della nostra squadra, con evidente complicità del portiere avversario, questo va detto.

Non commentiamo una partita mai iniziata con un avversario che, se manterrà rosa e concentrazione dimostrati stasera, passeggerà nel corso di questo campionato e potrà tranquillamente attrezzarsi per il prossimo anno in serie superiore.

Da parte nostra tuttavia alcuni pensieri sono d’obbligo: avversari in controllo dal primo all’ultimo minuto e da parte nostra nessuna reazione di nessun tipo. Per una squadra come la nostra che l’anno scorso ha veleggiato, da neo-retrocessa, nelle prime posizioni per tutta la stagione con carattere e determinazione non arrivando alla promozione per una banalissima differenza reti, è direi preoccupante.

Sugli spalti Stephen, che speriamo di rivedere presto in campo, ci fornisce una spiegazione: “tutti i giocatori dello Zerman sono grassi!”. Ora è difficile dire se stasera si trattava di questioni fisiche o mentali, fatto sta che sembrava di avere 2 squadre diverse sul terreno di gioco.

Elena, che sta già mettendo mano al regime alimentare della squadra nelle serate in casetta del giovedì ha già preso in controllo la situazione. E riteniamo che lo stesso farà il mister che visibilmente insoddisfatto di una serata nerissima, conta al più presto di riportare la squadra a livelli accettabili per questa serie C avviata quest’anno in modo un po’ strano.

Forza Zerman.


Briana 2.0 - Zerman 5 - 2
Che questa nostra stagione in Lega Amatori Calcio Treviso iniziasse male non vi era alcun dubbio dopo già le prime 2 giornate. Pareggio a Sant’Alberto e rumba con il Santa Bertilla parlano chiaramente di un avvio faticoso ed anche di un campionato dove, con il rimescolamento dei gironi che viene operato tutti gli anni, i valori in campo vengono ridefiniti continuamente.

Ed è così che, soprattutto per le neo iscritte a questa Lega, come il Santa Bertilla la scorsa settimana ed il Briana quest’oggi, entrambe provenienti dai gironi mestrini del calcio amatoriale, il giudizio sul reale valore della squadra potrà essere dato una volta che questa avrà fatto il suo percorso di assestamento dentro alla qualità di gioco e al conseguente valore dei vari gironi C, B ed A della Lega.

Quindi nulla da scandalizzarsi se anche stasera in quel di Cappella di Scorzé, (zone di Ciano) in quanto è qui che è stato spostato l’incontro precedentemente previsto sul campo di Cappelletta di Noale, si respira fin da subito aria di rumba con i noalesi del Briana.

Innanzitutto un dato di fatto: lo Zerman non si impasticca più. I nostri giocatori ultimamente scendono in campo privi delle prodigiose qualità delle pasticche di guaranà o di maca del commercio equo e solidale, quindi gambe molli e poca voglia, e qui cogliamo un secondo dato di fatto: Zerman che lascia il pallino in mano all’avversario fin da subito. Un pò con l’Albertina, clamorosamente con il S.ta Bertilla e confermato stasera con una partenza razzo dei padroni di casa noalesi.

In un campo piccolo e stretto, i giocatori del Briana mettono mischie in area gialloverde pericolosissime e sulle quali arrivano spesso per primi. Così si susseguono i pericoli: il primo gol al 10° minuto, su un bel batti e ribatti in piena area, altre situazioni a rischio grosso, e su un corner fonfo nostro, verso la mezzora si innesca un contropiede micidiale del Briana e arriva il 2 a 0.

Partita in naftalina, o quasi. Meglio andare a bere il the dell’intervallo. Conclusioni in porta dello Zerman pari a zero.

Su queste basi ci si aspetta un secondo tempo rumba, così sarà di fatto, ma il copione è di quelli di sceneggiature di alto profilo. Leggetevi il resto e capirete…

Fa tutto il Briana: un fallo tanto sacrosanto quanto inutile permette nei primi minuti a Luca di dimezzare su rigore e dopo circa altri 10 minuti un autogol spettacolare, alla Niccolai, palla schincata da fuori area  che gira, con un coniglio dentro, per andare ad insaccare un clamoroso 2-2.

Sono passati poco più di 10 minuti. Stiamo miracolosamente pareggiando senza aver ancora tirato in porta. Forse resosi conto di avere iniziato il 2° tempo un pò molle il Briana riprende in mano la gara, ma rigirarla non dovrebbe essere così semplice. E invece no. Lo Zerman torna ad uscire dalla partita permettendo, su falletto e punizione dalla trequarti, al nemico di avventarsi su una palla vagante ed alla punta avversaria di anticipare tutti e mettere il 3 a 2.

E’ l’ora di lottare? Per lo Zerman scatta nuovamente il tempo di riprovarci, con quasi mezz’ora davanti? No, no, no. Su corner a favore del Briana, Ricky strattonato da un avversario perde le staffe, le fa perdere all’arbitro con proteste insistite e si becca un rosso supersacrosanto. Zerman in 10 contro 11.

Ve la finisco qui questa triste cronaca, nei 25 minuti finali il Briana segna altri 2 gol, colpisce una traversa ha anche tempo di creare ulteriori occasioni e fare anche un pò di accademia, padrone in lungo e in largo del campetto. (Scusate l’espressione ma a Cappella non si può dire che una squadra sia Padrona del Campo).

Auguri al Briana per il prosieguo del campionato, hanno fatto la loro partita e incamerato 3 punti sacrosanti, buono anche l’arbitraggio, all’inglese si potrebbe dire, ma sempre padrone delle scelte e vicino all’azione di gioco.

Stendiamo un velo pietoso sulla prestazione del calcio Zerman. Probabilmente non si addice alla nostra squadra giocare di venerdì. Se poi ci mettiamo che trattasi di venerdì prefestivo del lunghissimo ponte di Halloween allora facciamo tombola. Torniamo al classico lunedì che è meglio.

Pensieri per la società, nuove soluzioni in campo per mister Amadio e per questo campionato partito malissimo, ed ora rimbocchiamoci le maniche, tutti al lavoro per preparare al meglio la prossima partita.

Lunedì 7 novembre ancora una neoiscritta transfuga dai campionati mestrini, la squadra dell’ordine degli avvocati di Venezia. Okkio ragazzi che gli avvocati sono tremendi in campo, il sottoscritto ha giocato un paio di stagioni con la Juris Marca, la loro gemella del foro di Treviso, un’esperienza forte…

Verranno tempi migliori. Nde’ in mona va… - Forza Zerman.


Zerman - Venezia Football Lawyers 1 - 2
Che la professione che fu di Cicerone fosse davvero stimolante di forti passioni su un campo di calcio anche qui tra le umide zolle di Zerman nessuno nutriva alcun dubbio.

Chi scrive ricorda infatti, data una militanza di un paio di stagioni a rinforzare i ranghi dei compari del Foro di Treviso (la mitica Juris Marca), che quando gli avvocati giocano al calcio ti parlano normalmente in italiano e antepongono sempre il “signor” quando si rivolgono all’arbitro, ma di convesso menano come fabbri, mestierando, e ponendo tutto in funzione dell’unico risultato buono, in tribunale come in un campo zollato: la vittoria.

I rappresentanti del Foro di Venezia (in completo nero-verde, tanto per capirci, di arancione neppure le cavigliere), neoiscritti al campionato della Lega Amatori Treviso, sono una novità assoluta per i nostri gironi, partecipandovi infatti per la prima volta e trovandosi ovviamente iscritti alla serie C. 

Le nostre 2 recenti esperienze, con i transfughi dalla veneziana verso la trevigiana si sono risolte con altrettante rumbe da parte di aitante gioventù arrivata da Briana di Noale e da Santa Bertilla di Spinea. Ma tanto non basta, le gambe aappaiono molli anche stasera, con avversari che fin da subito sembrano avere in campo ben più voglia dei gialloverdi zermanesi.

E non inganni il fatto che, interrompendo la costante pressione degli avvocati neroverdi, Piero in mischia trovi il vantaggio con un destro in diagonale. La musica sempre quella è: Zerman un pò molle e avvocati che provano, pur senza creare chissaché, a fare la partita.

Lasciamo perdere l’arbitraggio, che potremmo definire all’inglese, alla fine probabilmente sarà il migliore in campo. Dato il metro adottato il fischietto in casacca nera infatti non punisce un possibile rigore a favore degli avvocati nel primo tempo, ed il riposo vede ancora lo Zerman davanti con il golletto di Piero.

Secondo tempo e aumenta la pressione, lo Zerman a dispetto di un’età media decisamente più bassa, dopo i primi 15 minuti scompare dal campo e rimane solo agonismo, botte e provocazioni, con il gioco concentrato quasi esclusivamente nella metà campo dei gialloverdi a difendere meglio che si può lo striminzito vantaggio.

E come si dice “Tanto tuonò che piovve” eccoci agli ultimi terribili 8 minuti di gara: palla lunga, Meo spella di testa, probabilmente il virus che lo ha colpito nelle ultime settimane lo ha tenuto incollato a terra, (ha infatti saltato, in piena elevazione, 2,8 centimetri, che abbiamo misurato con i potenti strumenti di cui disponiamo a Zerman), la palla giunge all’avanti neroverde che fulmina Maci in diagonale. E’ 1-1.

Passano alcuni minuti, su una palla in profondità sulla quale il portiere anticipa nettamente Stephen, il Cappe protesta vibrantemente, (e inutilmente visto che era un’uscita regolarissima), con l’arbitro tanto da farsi espellere, (un rosso al giorno leva il medico d torno).

E sull’abbrivio, come logico epilogo, una mischia finale al 3° e ultimo minuto di recupero ci toglie anche quel punticino che magari non così pieno pieno ma ci sarebbe pure anche stato. Avvocati che vincono 2 a 1 espugnando il Cabrio e uscita dal campo tra provocazioni, nervi a fior di pelle, spintoni e tafferugli. Una vera vergogna che mancava su questi scenari da oltre 10 anni e ci volevano i neo iscritti avvocati a rinverdire…

Stendiamo un velo pietoso, abbiamo giocato da cani, la sconfitta ci sta tutta e meditiamo sul prosieguo di questo difficile campionato.

Forza gioventù che qui siamo sempre peggio.


Zerman - Sambughè 0 - 1
Con il Sambughé, una sfida classica con i cugini venuti dal paese dei sambuchi, è quasi un derby visto che la ripetiamo ormai da diversi anni.

Stavolta però c’è un elemento di novità rispetto al passato: le 2 squadre sono talmente derelitte che occupano i posti di coda, il penultino, (noi), e l’ultimo, (il Sambughé), nella classifica di serie C. Come dire i più scarsi tra gli scarsi…

Cosa dire di una partita del genere? Squadre poco presentabili e un arbitraggio all’altezza, chi ha orecchie per intendere intenda. Ne viene fuori una partita nervosa fatta di non calcio, sputi, pedate e bestemmie in un campo un pò pesantino nelle foschie zermanesi di metà novembre, poco pubblico e tanta noia sugli spalti.

Di tutta la partita salviamo ben poco, un bel gesto atletico del centravanti del Sambughé che in stop e tiro immediato a metà primo tempo coglie la traversa del Maci, di una leggera pressione dei ragazzi arrivati dalla frazione di Preganziol che via via si fa più intensa, anche se Maci deve parare una sola volta le puntate dei giocatori avversari, e dell’immancabile gol in mischia, a 5 minuti dalla fine, su una evitabile palla concessa lateralmente da un fallo poco accorto…

E il resto????? E la cronaca?????

Una partita di anticalcio, alla resa dei conti, tra 2 squadre pessime dove alla fine ha vinto, e meritatamente direi, quella delle 2 che ha messo qualcosa in più nel terreno di gioco, anche dal punto di vista agonistico, nella complessiva pochezza di una serata dove molti avranno pensato “era meglio se me ne stavo a casa”.

Da parte gialloverde poco o nulla da salvare, lanci a vuoto, punte in fuorigioco, a volte fischiato anche a casaccio. Dobbiamo dire tuttavia che il mediocre arbitraggio non è stato in nessun modo influente perciò facciamo i complimenti anche all’arbitro: non è mai bello, (ma qualcuno deve pur farlo!) essere designati a dirigere una partita tra gli ultimi degli ultimi in una categoria dove per retrocedere possiamo solo prendere un vanghetto e scavare…

Forza ragazzi, ora dopo 5 partite abbiamo la miseria di 1 punto e siamo ultimi. Un po’ com’era accaduto 2 anni fa, con la sola differenza che allora stavamo affrontando la serie B da neopromossi e ora siamo invece in serie C. Ora non è questa la sede per fare considerazioni “alte” della serie che manca la crescita, che il gruppo non trova la sua identità, che la leadership e il carattere siano deboli. Naah nulla di tutto questo. Ora è il caso davvero di rimboccarsi le maniche.

Da qui a Natale abbiamo 3 sfide che saranno il banco di prova dove dimostrare che non siamo la squadra di fantasmi che fin qui si è malamente cimentata: Marcon, Città del Piave e Bonisiolo sono 3 avversari, da qui al 12 dicembre, che sono assolutamente alla nostra portata e rispetto ai quali possiamo e dobbiamo invertire la rotta.

Con tutte le nostre forze!!! Altrimenti non ci chiamiamo più Zerman!!!

Forza ragazzi!


New Age Marcon - Zerman 3 - 1

Cari tutti i gialloverdi, ve lo ricordate il film Hair??? Quello della canzone Acquarius??? Come sempre tanti piccoli indizi fanno una prova. Yeah.

Abbiamo trovato stasera la spiegazione a tutto, noi che pensavamo che il New Age del Marcon fosse il conosciutissimo locale di Roncade che faceva da sponsor della squadra. E invece no, niente da fare fratelli il New Age: è semplicemente il calcio Zerman che come tutto il resto dell’umanità sta entrando in una nuova dimensione…

Stiamo varcando una soglia. Non accade per la prima volta, è già successo 2160 anni fa quando iniziò l’Era dei Pesci. Ora, per un fenomeno che astronomicamente viene detto “precessione degli equinozi”, siamo sulla soglia dell’Era dell’Aquario.

La particolarità attuale è che non solo finisce un “piccolo ciclo” di 2160 anni, ma è anche la fine del Grande Ciclo di 25920 anni, la fine cioè della forma-pensiero deposta dai Logoi cosmici dando inizio al Grande Ciclo dei Pesci.

Oggi stiamo vivendo le doglie del parto di una Nuova Era: questo rende il momento veramente straordinario.

Le crisi che stiamo vivendo ora e che investono tutti gli ambiti (sociale, economico, politico, di valori religiosi, ecc…) sono la conseguenza della necessità di riorientare le energie. L’Era dei Pesci è stata caratterizzata da specifiche energie che hanno aiutato l’umanità ad “aprire” il Centro del Cuore attraverso la fede e la devozione religiosa o politica. Le devastazioni delle “guerre sante” sono conseguenze negative di queste energie, ma gli aspetti positivi sono notevoli: donazione di se’ stessi per il bene degli altri, innocuità, senso del sacrificio. Conquiste scientifiche, nazionali, economiche e di territori sono caratteristica del metodo proprio dell’era dei Pesci, con il suo idealismo militante e la sua separatività in ogni campo; ma ormai sopraggiunge l’era della sintesi, dell’inclusività e della comprensione.

La trasformazione che dobbiamo attuare è tale da convertire le forze:
- dal personalismo (“non sa chi sono io”), al senso di universalità (“io siamo”)
- dall’individualismo (leader), al gruppo 
- dalla soddisfazione dei desideri materiali (una delle funzioni dell’Era dei Pesci è stata di rendere l’uomo sazio di “stupidaggini” inutili, poiché solo così ha potuto comprendere che la felicità non dimora nel possedere), alla semplicità
- dal piano emotivo, al piano mentale 
- dalle energie di Marte, Nettuno (sesto Raggio della Devozione), a Urano (settimo Raggio Ordine cerimoniale = ritmo esempio la meditazione = intuizione = conoscenza intuita non più acquisita di riflesso da altri, ma conoscenza rivelata)
- dall’atto di fede, all’applicazione scientifica della conoscenza, (quinto Raggio in manifestazione nella Nuova Era), poiché solo così possiamo unire le energie del piano mentale superiore (mente astratta) con quelle del piano mentale inferiore (mente concreta), non solo, inoltre possiamo unire la Mente al Cuore.

Certo che la serata non iniziava tanto bene. Vista tutta l’acqua caduta nel week end questo è forse l’unico dei campi dove si gioca, forse perché fuori dal mondo, da dio e dagli uomini, forse perché qui si compie un passaggio… ma qui il fondo sembra pure buono.

Poca presenza tra i zermanesi, ed è la prima volta quest’anno, manca pure il mister per impedimenti. La squadra la fa Ciano e il presidente richiama tutti i ragazzi a ordine e impegno.

In campo, si parte. I ragazzi della nuova era di Marcon hanno più voglia, ma in campo, pur nel basso livello generale, c’è lotta e sano agonismo. 

Passano poco più di 10 minuti, amnesia difensiva e lo Zerman è già sotto. Nulla di nuovo fin qui. Ma una reazione sembra esserci: Piero per ben 2 volte riesce a trovare il tiro da fuori area con un buon impatto: deviato una volta, e alto la seconda.

Anche a inizio secondo tempo, dopo l’ottimo the preparato dai tecnici del Marcon, Piero trova in profondità il tempo giusto e tutto solo davanti al portiere sparacchia malamente fuori: è la sua serata ma la precisione manca.

Poco male, nel grigiore della serata di foschia i gialloverdi sono presenti: palla da fermo scodellata in mezzo all’area, Ricky spintona mezza difesa, la palla cade sui piedi di Stephen che, incredulo pure lui, tira al volo un missile terra aria che si infila sotto la traversa: è 1-1.

Siamo in partita, siamo vivi, stasera è l’inizio di una nuova era e potrebbe succedere di tutto, e così accade: i 5 minuti più pazzi della storia del calcio. Ve li racconto.

Al Meo si stacca una suola della scarpa, (sempre a lui accadono queste cose un po’ strane), sul campo bagnato con il piede destro tiene botta e c’è grip, con il sinistro va via che è un piacere. Il Ciano, bestemmiando come un turco, va in spogliatoio a recuperare un paio di scarpe di riserva.

Torna Ciano in campo con le scarpe, Meo si accosta per cambiarle, operazione che, da quando è stato inventato il gioco del calcio nel 1800, dura sì e no un minuto, e invece no, i lacci non si smollano: stasera assisteremo all’operazione di cambio scarpe più lunga di tutta la storia del calcio.

Gli avversari, che nel frattempo non erano lì ad aspettare il Meo, con un’azione centrale in verticale, nata proprio dalla fascia del Meo trovano il 2 a 1. Palla al centro, mentre Meo è lì che bestemmia col Ciano e i lacci.

Azione successiva, il Marcon si rovescia nella nostra metà campo e in piena area si vede negare un rigore che a tutti pareva sacrosanto: proteste vibranti dei nostri avversari e il Meo sempre a slacciare le scarpe.

Poco male, per l’arbitro s’intende, perché poco dopo in un’azione analoga, sempre in area gialloverde, ancora un contatto, decisamente più dubbio del precedente, che però stavolta induce l’arbitro a fischiare il rigore per i padroni di casa…

E il Meo, dov’è finito il Meo??? Niente paura, è sempre lì che sembra essere finalmente riuscito a slacciare le scarpe rotte ed è ora alle prese con quelle nuove.

Nel frattempo gli avversari battono il rigore, Maci para e sulla ribattuta si trova ancora a tu per tu con l’avversario che insacca e prende anche una bella botta all’avambraccio, peccato ora siamo 3 a 1, il Meo è pronto, chiede all’arbitro di poter rientrare, e si schiera al suo posto, ma la partita è finita. 

Sembra una barzelletta, invece è tutto vero. E il pubblico sugli spalti per vedere tutto ciò non ha neppure pagato il biglietto… Ma vi sembra giusto???

L’ultimo quarto d’ora è di pura accademia per il Marcon e di semplice orgoglio per il Zerman che non meritava tanto.

Segni di risveglio comunque ragazzi, siamo entrati in una nuova era, l’acquario ci porta buono, abbiamo invertito la rotta. Quindi positività e fiducia, a partire da lunedì prossimo.

Come vedete queste partite qui noi l’anno scorso le vincevamo tutte, quest’anno va così, niente da fare, ma adesso si cambia, il destino è nostro!


Zerman - Città del Piave 0 - 2
Poche parole su un’altra situazione che non ci ha dato scampo relegandoci sempre di più all’ultimo posto.
 
Stasera giocano gli ultimi contro i penultimi:  2 punti per i ragazzi venuti da Musile di Piave e 1 punto per i gialloverdi di Zerman il magrissimo bottino raccolto in questi primi 2 mesi di campionato e da rimpinguare in questa fredda e umida serata di inverno ormai inoltrato: si gioca a zero gradi.
 
Basta poco a scaldare i motori per la squadra venuta da Musile: 2 minuti, punizione dalla trequarti, palla spizzata allungadola in area e la punta sandonatese che di prima intenzione al volo trova il sette del Maci.
Gol bellissimo e gialloverdi in svantaggio con una partita in salita fin dall’inizio.
 
E quando ci si aspetta la reazione da parte dei padroni di casa invece non arriva nulla. Il livello è modesto, e le poche persone sugli spalti infreddolite e senza il mitico brulé della Cinzia hanno ben poco da ammirare.
 
Anzi verso metà tempo il Città del Piave trova il raddoppio: punizione ben congegnata con uomo che segue la battuta a lato della barriera, indisturbato, e fredda il portiere in uscita. Il più clssico degli schemi e la più banale pollaggine da parte dei gialloverdi. Partita quasi chiusa.
 
Intervallo, the caldo, e si ritorna in campo a – 1 nella temperatura e a – 2 di gol segnati.
 
Nel secondo tempo succede poco poco, 20 minuti di sonno profondo, con i sandonatesi in controllo, che danno spazio ad un’ampia panchina, solo nel finale un tentativo di risveglio dello Zerman che preoccupa un pò gli avversari.
 
In realtà l’unica vera occasione è di Stephen che, quasi a colpo sicuro in diagonale colpisce un doppio legno ma la palla non entra, peccato, un gol avrebbe riaperto la gara con ancora qualche minuto spendibile.
 
Finale di gara con un po’ di pressione da parte gialloverde. Unico neo una rissa in campo, con protagonista Francesco, entrato da pochi minuti, con il numero 10 del Musile Daniele Bassetto. Provocazioni, insulti, nervosismo, colpi bassi, dopo la gara contro gli avvocati è la seconda volta quest’anno che le scintille illuminano il mitico “Antonio Cabrio”.
 
Così non va. Recuperiamo la calma e la dimensione giusta, rimane ancora una partita il prossimo 12 dicembre a Bonisiolo per chiudere l’annata. Non dimentichiamoci che noi NON siamo questa squadra qui. Dopo la vittoria della Coppa AIAC il 2° posto in campionato e le finalissime di Lega non possiamo essere finiti così in basso.
 
Un colpo di reni, ragazzi e chiudiamo in bellezza l’anno (il campionato riprenderà poi il 20 febbraio), diamo del filo da torcere al Bonisiolo e facciamoci valere. Ci serve una iniezione di fiducia per ritrovare la squadra e la convinzione.
 
Forza Zerman


Bonisiolo - Zerman 2 - 0
Poche parole davvero per un amaro epilogo di stagione. Partita combattuta ma che ha visto i più esperti padroni di casa prevalere con un gol per tempo su volenterosi gialloverdi di Zerman.
 
Meno pubblico rispetto alle passate edizioni di questo derby moglianese, ed anche meno diatriba sia sugli spalti che in campo. Forse le feste imminenti, forse la serata fredda. La partita già dopo poco più di 10 minuti è incanalata con il vantaggio del Bonisiolo che, dopo un batti e ribatti in area, trova e trasforma un rigore innecepibile.
 
Lo Zerman prova a reagire sia nel primo tempo che nel secondo tempo ma gli avanti gialloverdi non incidono e a 10 minuti dal termine, su azione di contropiede, il Bonisiolo raddoppia e chiude i conti.
 
Zerman sempre più ultimo in classifica e Bonisiolo che continua a veleggiare in alta classifica con la speranza della promozione.
 
Ci fermiamo qui. Dimentichiamoci questo amaro finale di stagione, passiamo delle serene festività continuando regolarmente l’attività agonistica e speriamo che alla ripresa, il 20 febbraio a Zerman contro il Black Swan, arrivino i punti che mancano ormai da molti mesi.
 
Buon Natale e Buon Anno a tutti!!!!!!!

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